Sfida 3: sostenibilità attraverso l’automazione

sustainability automation

Il cambiamento climatico è la grande sfida della nostra epoca. L’automazione ha un ruolo importante da svolgere in questo senso, migliorando l’efficienza delle industrie inquinanti (riducendo così il consumo di risorse e le emissioni di gas serra) e rendendo possibili sistemi energetici e di mobilità di nuova generazione. 

Il nostro lavoro sulla sostenibilità è organizzato in quattro temi. Nel primo, la mobilità, stiamo sviluppando migliori tecniche di controllo per affrontare le vaste sfide inerenti alla progettazione di una mobilità accessibile ed efficiente dal punto di vista delle risorse, estremamente necessaria per un futuro sostenibile. Questi problemi derivano dalla complessità delle reti di trasporto, ma anche da questioni di accessibilità, equità e altro. 

Il secondo tema affronta i metodi di produzione avanzati, che impiegano la robotica, la stampa additiva, i gemelli digitali e altro ancora. Queste tecnologie creano opportunità di grandi miglioramenti attraverso un’ottimizzazione e un controllo più avanzati (in particolare per quanto riguarda l’adattabilità, la robustezza e l’affidabilità); stiamo sviluppando metodologie per migliorare i processi e per estendere il controllo al di là di essi, a livello di sistemi, che potrebbero portare grandi efficienze in aree come la gestione della catena di approvvigionamento. 

Nel terzo tema, i sistemi energetici, affrontiamo le sfide derivanti dalla transizione energetica in corso. Con la produzione di energia sempre più decentralizzata e complessa, i consumatori che diventano prosumer grazie agli impianti fotovoltaici e l’integrazione di una quota crescente di fonti rinnovabili, emerge un bisogno urgente di soluzioni di automazione per coordinare domanda e offerta, garantendo un approvvigionamento affidabile nonostante l’aumentata incertezza e complessità del sistema. 

Infine, stiamo perseguendo il controllo avanzato per la robotica, con l’obiettivo di sviluppare metodi che consentano agli agenti autonomi di operare in ambienti dinamici, elaborare comandi contestuali, interagire con altri agenti e così via. A tal fine, ci siamo posti la sfida di combinare il controllo predittivo dei modelli con le reti neurali profonde. 

Tema 3.1: mobilità 

Responsabile del tema: Nikolas Geroliminis

Una mobilità accessibile ed efficiente dal punto di vista delle risorse è fondamentale per un futuro sostenibile, non solo per l’impatto delle emissioni, ma anche per il suo ruolo chiave in altri aspetti della sostenibilità come l’accesso ai trasporti. Le tecnologie e le modalità di trasporto emergenti (dai servizi di trasposto su richiesta ai veicoli autonomi) aggiungono complessità al compito urgente di gestire infrastrutture di trasporto complesse in città in rapida espansione. Se si considerano le questioni di adattabilità, accessibilità ed equità (compresi i problemi legati alla condivisione dei dati e alla privacy, come già detto), la portata e la delicatezza della sfida sono evidenti. 

Abbiamo bisogno di una migliore comprensione teorica per affrontare questi problemi. Stiamo sviluppando e migliorando varie tecniche di controllo, dal controllo gerarchico/distribuito alla teoria dei giochi, per promuovere strategie dinamiche avanzate nei sistemi di mobilità complessi.  Studiamo come le operazioni di questi sistemi dinamici possano essere migliorate attraverso decisioni strategiche per integrare le incertezze della domanda, del comportamento degli utenti, della congestione e della disponibilità di energia. 

Filone A: nuovi paradigmi nella mobilità intermodale e multiuso 

Collaboratori: A. Censi, F. Corman, E. Frazzoli, N. Geroliminis, J. Lygeros

Stiamo sviluppando modelli matematici, metodi e simulazioni per i sistemi di trasporto su richiesta che consentono ai passeggeri di passare da una modalità all’altra o da un autista all’altro in un punto di trasferimento designato, risolvendo il problema della necessità di itinerari simili tra autisti e passeggeri abbinati. Stiamo anche cercando di sviluppare politiche per gestire le richieste in rapida evoluzione nelle reti di trasporto (cioè colmare il divario tra la realtà e lo stato attuale della teoria, che si basa su condizioni statiche o di equilibrio). 

Filone B: come incorporare l’automazione nella pianificazione delle infrastrutture per la mobilità futura 

Collaboratori: A. Censi, F. Corman, E. Frazzoli, N. Geroliminis, G. Hug

Le capacità di comunicazione incorporate nella mobilità futura, combinate con nuove soluzioni di controllo, apriranno nuove possibilità per la progettazione delle infrastrutture. Nel frattempo, l’accelerazione dell’elettrificazione dei trasporti esercita nuove pressioni sulla rete elettrica. Affrontiamo il problema di come progettare le infrastrutture di ricarica dei veicoli, tenendo conto di un’ampia gamma di fattori operativi e di pianificazione. 

Filone C: crowd shipping e logistica nelle aree urbane 

Collaboratori: A. Censi, E. Frazzoli, N. Geroliminis, D. Kuhn

La tradizionale consegna dell’ultimo miglio con furgoni di grandi dimensioni comporta problemi di congestione, parcheggio e accesso. L’alternativa proposta del crowd shipping si basa su persone (in genere ciclisti) che modificano leggermente i loro itinerari per raccogliere e consegnare i pacchi. Stiamo studiando i punti di trasferimento (per ridurre la corrispondenza necessaria tra i brevi spostamenti in bicicletta pianificati e i lunghi viaggi in bicicletta attraverso la città), le strategie di tariffazione dinamica e l’integrazione con sistemi di trasporto più ampi (tra cui il ride sharing e il trasporto di massa), e stiamo lavorando a uno studio pilota per testare l’applicabilità nel mondo reale. 

 

Tema 3.2: produzione avanzata 

Responsabile del tema: Alisa Rupenyan

Gli attuali processi di produzione avanzata, che impiegano tecnologie come la produzione additiva (stampa 3D) e la robotica, offrono numerose opportunità per migliorare i sistemi di controllo. I modelli sono necessari a ogni livello di astrazione, dalle equazioni differenziali parziali a livello di processo, passando per i modelli a eventi discreti a livello di impianto, fino ai modelli di flusso a livello di sistema. Il controllo in questo campo deve garantire la robustezza e l’adattamento ai cambiamenti ambientali, ai requisiti e ai disturbi; gli approcci basati sui dati sono fondamentali per migliorare le metodologie di controllo e i sistemi di modellazione per una maggiore affidabilità. 

Abbiamo già compiuto progressi significativi in questo campo, soprattutto a livello di processo, sviluppando nuovi metodi per la modellazione, l’ottimizzazione e il controllo in retroazione nonché dimostrando di conseguenza miglioramenti significativi in un’ampia gamma di processi; i gemelli digitali (mantenendoli aggiornati e utilizzandoli come generatori di dati) hanno costituito una parte importante di questa ricerca. Oltre al livello di processo, abbiamo dimostrato approcci di ottimizzazione e controllo per la programmazione e l’assegnazione a diversi livelli (sistema, processo, sistemi in rete) all’interno di un ambiente produttivo. Guardando al futuro, stiamo affrontando le principali sfide di ricerca che emergono da nuovi concetti rivoluzionari (come la produzione personalizzata, collaborativa, basata su robot e a zero difetti) che devono ancora essere formalizzati in termini di sistemi e controllo. 

Filone A: automazione a livello di processo 

Collaboratori: E. Balta, A. Karimi, J. Lygeros, A. Rupenyan

I complessi fenomeni fisici e/o chimici inerenti a molti processi di produzione rappresentano una sfida insormontabile per gli approcci basati esclusivamente su modelli, che possono essere troppo complessi o imprecisi per essere utili. Per colmare questa lacuna, utilizziamo metodi basati sui dati, collegando il controllo dei robot e la comprensione del contesto ambientale con modelli basati sulla fisica e regole logiche.

Filone B: dal livello di processo al livello di sistema 

Collaboratori: E. Balta, J. Lygeros, A. Rupenyan

Oltre al controllo a livello di processo, intendiamo sviluppare principi di progettazione che consentano, da un lato, di astrarre le informazioni dal livello di processo per guidare le decisioni a livello di sistema (previsione della domanda, gestione della catena di fornitura e così via) e, dall’altro, di trasferire gli obiettivi di controllo di alto livello al livello di processo. Si tratta di sfide legate alla teoria dei giochi, come il comportamento competitivo o la condivisione delle informazioni. Il nostro obiettivo a lungo termine è quello di raggiungere un approccio di ottimizzazione olistico a tutti i livelli dell’ecosistema produttivo, supportando i miglioramenti della sostenibilità insieme ad altri obiettivi di ottimizzazione come i costi di produzione e la resilienza. 

Filone C: tecnologie di gemellaggio digitale 

Collaboratori: E. Balta, P. Heer, A. Rupenyan

I gemelli digitali (rappresentazioni di un sistema che cambiano insieme al sistema reale attraverso un flusso di aggiornamenti e adattamenti dei dati) hanno un grande potenziale per gli aspetti operativi come la manutenzione predittiva, la pianificazione e altro ancora. Poiché il gemello digitale viene regolato utilizzando i dati di processo, è necessario adattare l’algoritmo di controllo sottostante. Si tratta di un terreno di sperimentazione ideale per la ricerca sul controllo con apprendimento permanente descritta nel tema 1.4.

 

Tema 3.3: sistemi energetici 

Responsabile del tema: Philipp Heer

Nel perseguire l’obiettivo delle emissioni nette pari a zero, il settore energetico sta passando (a un ritmo sempre maggiore) da un sistema orientato alla fornitura centralizzata e basato per lo più su fonti fossili a un sistema più decentralizzato e rinnovabile, che comporta un grande aumento della digitalizzazione e delle relative sfide. 

I nuovi sistemi hanno un grande potenziale in termini di flessibilità, controllo avanzato e sinergie finora inesplorate tra pianificazione e operatività. Inoltre, presentano un grado di variabilità molto più elevato rispetto alla generazione di energia classica (il fotovoltaico, in particolare, è dipendente dalle condizioni atmosferiche). Ciò significa che la flessibilità e l’equilibrio locale della fornitura di energia da parte delle risorse distribuite sono di grande importanza; ciò richiede schemi generali e adattabili per coordinare la domanda e l’offerta tra consumatori e risorse distribuite. 

È inoltre necessario sviluppare strategie a lungo termine per gestire l’interdipendenza tra la pianificazione e il funzionamento dei sistemi energetici, compreso l’uso di gemelli digitali.   

Filone A: livelli di astrazione nei sistemi energetici 

Collaboratori: P. Heer, S. Mastellone, A. Rupenyan

L’introduzione su larga scala dei convertitori elettronici di potenza nei processi energetici e industriali ha trasformato queste applicazioni in sistemi altamente dinamici e interattivi. Poiché queste tecnologie possono avere impieghi diversi, su scale temporali e spaziali differenti, è utile sviluppare strutture adattive (con vari livelli di astrazione) che possano essere applicate in diversi casi d’uso. Il nostro obiettivo è quello di definire un quadro unificato per affrontare la complessità della regolazione del flusso di potenza attraverso i componenti meccanici ed elettrici per garantire la sicurezza complessiva dell’approvvigionamento. Su scala più ampia, stiamo cercando di comprendere meglio lo scambio di informazioni rilevanti da e verso i livelli inferiori al fine di astrarre i dati significativi con una perdita di informazione trascurabile. Ciò implica un pensiero modulare che unisca più discipline, dall’ingegneria all’economia e alla politica. 

Filone B: coordinamento delle risorse energetiche distribuite 

Collaboratori: P. Heer, G. Hug, C. Jones, J. Lygeros, S. Mastellone, V. Medici, D. Shaw

La Svizzera dispone già del quadro normativo per sostenere il coordinamento locale dei prosumer di energia, anche se non è ancora ampiamente implementato. Attraverso il cosiddetto RCP (Raggruppamento ai fini del consumo proprio), i vicini possono agire (ed essere fatturati dal gestore) come un’unica entità. All’interno di questo quadro, ci proponiamo di (1) derivare un approccio per formare cluster di edifici che possano ridurre al minimo le esigenze di bilanciamento centrale; (2) automatizzare il coordinamento tra le case per l’efficienza e la privacy; (3) definire un meccanismo per incentivare un coordinamento efficace tra i cluster. Considereremo anche le questioni etiche emergenti, come il rischio che gli incentivi possano favorire alcuni gruppi già privilegiati e se i mercati siano il meccanismo più equo ed etico per coordinare la distribuzione dell’energia. 

Filone C: co-sintesi della progettazione e del controllo dei sistemi energetici nel tempo 

Collaboratori: A. Censi, E. Frazzoli, P. Heer, G. Hug

Nella pianificazione dei sistemi energetici di un edificio, le decisioni devono inevitabilmente basarsi su molte ipotesi e semplificazioni. In questa fase iniziale, naturalmente, non sono ancora stati raccolti dati sull’uso effettivo né è possibile prevedere come le esigenze possano evolvere nel corso degli oltre 50 anni di vita di un edificio. Il nostro obiettivo è sviluppare strumenti computazionali efficienti per migliorare il processo decisionale (tenendo conto delle misure di flessibilità e ridondanza per garantire l’affidabilità in un sistema altamente automatizzato) e, soprattutto, per fornire la trasparenza (oggi assente nelle tecniche di controllo basate sui dati) che consentirà agli operatori di comprendere il ragionamento alla base dei processi automatizzati, migliorando la fiducia e la risoluzione dei problemi. 

 

Tema 3.4: controllo avanzato per la robotica 

Responsabile del tema: Marco Hutter

I futuri sistemi automatizzati, come le auto a guida autonoma e i robot per il servizio a domicilio, devono imparare a operare in ambienti dinamici, a elaborare comandi contestuali, a interagire con altri agenti e così via, con vincoli e procedure difficili o addirittura impossibili da formulare con precisione. Stiamo perseguendo l’ideale di un algoritmo generale per questi scenari, basandoci sul successo degli algoritmi di apprendimento che possono catturare relazioni complesse da grandi quantità di esperienza invece di affidarsi a progetti manuali. 

Le abilità di mobilità e manipolazione umana e animale per i robot vengono apprese dall’esperienza offline e online con un coinvolgimento minimo di ingegneri umani. Il nostro approccio principale consiste nel combinare il controllo predittivo dei modelli (un punto di forza di NCCR Automation) con l’apprendimento profondo per rinforzo, un approccio ben studiato nell’apprendimento automatico, nella visione artificiale e nell’elaborazione del linguaggio naturale. Ciò comporta tuttavia alcune sfide. Mentre il controllo predittivo basato su modello presuppone la possibilità di trovare rapidamente soluzioni (quasi) ottimali, i modelli rappresentati dalle reti neurali profonde sono altamente non lineari. Inoltre, i modelli tradizionali hanno un numero trascurabile di parametri rispetto ai modelli profondi.   

Filone A: controllo predittivo profondo basato su modello per la robotica 

Collaboratori: M. Hutter, C. Jones, M. Zeilinger

Il controllo della locomozione con gambe su terreni accidentati presenta sfide importanti a causa della complessità e dell’incertezza della dinamica del sistema e della limitata potenza di calcolo. Combinando gli approcci complementari del controllo predittivo basato su modello e dell’apprendimento per rinforzo, ci proponiamo di sviluppare controllori sensibili alla percezione (con un controllo predittivo basato su modello visivo che aiuti a compensare le limitazioni dei sensori), di testarli utilizzando il robot quadrupede ANYmal e i sistemi di robot umanoidi disponibili presso il Politecnico di Zurigo nonché di confrontare il lavoro svolto con gli approcci esistenti tramite simulazioni ed esperimenti reali. 

Filone B: interazione uomo-robot 

Collaboratori: A. Censi, E. Frazzoli, P. Heer, D. Shaw, M. Zeilinger

Con la diffusione dell’apprendimento automatico, continuiamo a lottare con il dilemma di come valutare le decisioni prese dalle macchine, che mancano di trasparenza e spiegabilità. Ad esempio, è assolutamente necessario essere in grado di comprendere le decisioni prese dai veicoli autonomi per motivi legali e di responsabilità. Sulla base del lavoro svolto in precedenza presso NCCR Automation, analizzeremo gli approcci contrastanti di un orientamento basato sulle regole (con un processo decisionale vincolato da regole gerarchiche chiaramente definite) e di uno basato sull’apprendimento tramite dati (che può meglio adattarsi alle incertezze future) con l’obiettivo di guidare gli sviluppi futuri dei sistemi di decisione autonoma. Stiamo anche ricercando l’etica dell’interazione tra esseri umani e robot umanoidi, in particolare nel contesto dell’assistenza agli anziani. 

Filone C: robot autonomi 

Collaboratori: A. Censi, E. Frazzoli, M. Hutter

La terza rivoluzione robotica vedrà l’integrazione di sistemi robotici mobili in ambienti quotidiani non strutturati, che finiranno per sostituire l’uomo in una serie di lavori pericolosi e noiosi. Stiamo studiando sistemi di manipolazione mobile su gambe per attività di ispezione e manutenzione: partendo da sistemi end-to-end per la navigazione e la locomozione, espanderemo le competenze dell’agente alla locomozione e alla manipolazione combinate, utilizzando l’apprendimento per rinforzo per ottenere versatilità e agilità senza precedenti. L’obiettivo finale è sviluppare una soluzione multi-agente per coordinare una flotta di robot. 

Vedi le pubblicazioni correlate e i dataset nonché le notizie.